Come Associazione regionale che si occupa di promuovere e tutelare le strutture della terza età siamo intervenuti nei giorni scorsi sui media locali per lanciare un grido d’allarme in merito alla questione delle tariffe. 

Le tariffe in vigore in Emilia-Romagna non sono sufficienti a mantenere inalterata la qualità dei servizi offerti dalle nostre strutture per l’assistenza alla Terza Età.

Il presidente ANASTE ER dott. Gianluigi Pirazzoli intervistato su “La Repubblica” edizione di Bologna, delinea la richiesta urgente e diretta alle autorità regionali competenti di riaprire il tavolo di confronto sulla questione tariffaria. 

Ecco uno stralcio delle dichiarazioni riportate nell’articolo:

“Purtroppo i costi sono aumentati vertiginosamente, Il personale è introvabile: le tariffe devono arrivare a 65-70 euro al giorno: in altre regioni le cifre sono molto diverse. Abbiamo 220 mila anziani in Emilia-Romagna che arriveranno a 350 mila in dieci anni”. 

Articolo La Repubblica Bologna

Una soluzione per rispondere alle liste d’attesa è quella di mantenere invariati i servizi offerti agli anziani presi in carico dalle nostre residenze autorizzate e certificate. 

Ad oggi infatti le strutture sociosanitarie che si occupano attivamente degli anziani stanno affrontando una situazione complessa, economicamente e non solo, trovandosi di fronte a nuovi aumenti dei costi di gestione.

Un problema che si riversa inevitabilmente nella capacità di dare risposte alle domande di assistenza della popolazione anziana con l’impossibilità di agire sulle liste di attesa e con il rischio di dover riformulare tempi e servizi. 

Un nodo, quello dell’adeguamento delle tariffe, da sciogliere in modo concreto guardando al presente con la lungimiranza per il futuro di preparare basi solide per affrontarlo. 

Questo è l’auspicio oltre che l’impegno di Anaste ER per continuare a difendere e migliorare sempre di più la qualità di vita dei nostri anziani.